Il razzismo verso il Sud tratto costitutivo dell'Italia

L'incidente sulla linea ferroviaria pugliese del 12 luglio è servito. E' servito a dipanare quella matassa di dubbi che avevo sul fatto che l'Italia ( la sua opinione pubblica, i partiti, lo Stato, i governi, i media) fosse profondamente razzista nei confronti del Meridione. Nessun dubbio, è così.  Non si spiegherebbero altrimenti i luoghi comuni tirati fuori dai commentatori della domenica (siete lavativi, vi rubate i soldi delle opere pubbliche, ecc) e sciorinati come verità dogmatiche. Non si spiegherebbe altrimenti il silenzio dei commentatori di fama (Michele Serra, Massimo Gramellini, ecc...) sulla verità palmare dei numeri: al Sud non si investe in infrastrutture da oltre 20 anni!!! Ultimo esempio, il piano d'investimenti ferroviari presentato a febbraio 2016 dal governo Renzi-Delrio che riserva al Meridione solo 474 milioni dei nove miliardi totali previsti.Il 5% Avete mai sentito questa notizia? No? E sapete perché? Perché in questo Paese c'è un criptoleghismo che coinvolge la totalità dei commentatori, buona parte del giornalismo e dell'opinione pubblica. I soldi investiti al Sud sono sprecati, vanno a finire alle mafie, i ponti cadono, ecc...E allora freghiamocene della gente che si ostina a viverci, di chi vorrebbe andarci per turismo e non può, perché le reti di trasporto nazionali arrivano a Napoli e stop. Creando una sorta di apartheid. La realtà è che il Sud è abbandonato da tantissimi anni, e questo uno Stato serio non può farlo. Poi ci sta tutto, ci sta che la classe politica fa schifo, che la criminalità organizzata c'è e ostacola, c'è l'indolenza, la remissività e quello che volete voi. Ma accanto a questo, e prima di questo, c'è uno Stato nato male (annettendo il regno Borbonico, di cui non sono estimatore), cresciuto peggio, e che vive a scapito della sua zona più bella e difficile. E questo grida vendetta, e la grido anche io.

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